Criptovaluta
Il progetto però è solido e molto attraente anche per chi guarda al lungo e lunghissimo periodo. Potrebbe essere parte di diversi portafogli. Lo troviamo già anche su eToro – qui puoi aprire un conto gratuito di prova – intermediario che offre un ampio listino di prodotti anche crypto.< https://recensionicasinos.com/31bet-casino/ /p>
ps: da considerare anche le criptovalute emergenti, a basso costo, caratterizzate da prezzi più bassi e capitalizzazioni di mercato più ridotte rispetto alle criptovalute più consolidate. Le criptovalute emergenti infatti stanno appena iniziando a guadagnare visibilità e interesse sul mercato (possono essere appena state lanciate o possono essere in fase di sviluppo attivo). Le criptovalute emergenti potrebbero ancora trovarsi in una fase iniziale di sviluppo e potrebbero avere meno storia rispetto alle criptovalute promettenti.
23/08: massivo intervento, venduti molti token con cap inferiore a 1% e aumentata esposizione principalmente su CRO, LINK, TON, e acquistata posizione AAVE. A seguito di questi interventi, l’esposizione complessiva di BTC ed ETH è passata dall’80% al 75%.
Ciò che rende Crypto.com la piattaforma ideale per comprare direttamente le criptovalute che esploderanno nel 2025 è il fatto che molte di quelle sono compatibili (se non proprio costruite) con le maggiori chain.
Solana utilizza un innovativo meccanismo di consenso chiamato Proof of History per garantire un’elaborazione ad alta velocità senza compromettere la sicurezza o la decentralizzazione. Le sue commissioni basse lo rendono ideale per gli sviluppatori che creano piattaforme DeFi, marketplace NFT e applicazioni di gioco.
Bitconnesso
I dati di tipo CAD (dxf, dwg), possono essere visualizzati in GeoMedia creando uno schema per visualizzare quelli che sono dei dati grafici in un software GIS. Tale schema può essere creato in maniera automatica e guidata da GeoMedia utilizzando il comando nel tab Manage data > Display CAD Files.
Per creare una nuova banca dati (Warehouse) è sufficiente selezionare il comando nel tab Manage data ‘Warehouse – New Warehouse’; selezionare un modello (si consiglia di lasciare selezionato quello di default, il normal) premere il pulsante New ed infine scegliere dove e con che nome salvare la nuova bancadati.
La lista delle pratiche è una griglia che visualizza tutte le pratiche edilizie dell’archivio o quelle filtrate. Per definire l’aspetto della Lista delle Pratiche selezionare “Configura” dalla barra dei menù del modulo di Gestione Pratiche e poi ”Lista delle Pratiche“. Compare una maschera divisa in due parti: a sinistra si trova l’elenco dei campi a disposizione, a destra invece si trova la lista dei campi attualmente visibili nella griglia. Per aggiungere o rimuovere un campo basta trascinarlo da sinistra a destra e viceversa. La griglia può essere ordinata per una sola colonna (campo). Per impostare il criterio di ordinamento basta selezionare il campo desiderato e con il menù contestuale del tasto destro del mouse scegliere Ordina crescente oppure Ordina decrescente. Il flag Visualizza varianti in corso d’opera in lista permette, se spuntato, di nascondere tutte le pratiche create con il comando “Pratica“, “Nuova“, “Variante“.
I dati di tipo CAD (dxf, dwg), possono essere visualizzati in GeoMedia creando uno schema per visualizzare quelli che sono dei dati grafici in un software GIS. Tale schema può essere creato in maniera automatica e guidata da GeoMedia utilizzando il comando nel tab Manage data > Display CAD Files.
Per creare una nuova banca dati (Warehouse) è sufficiente selezionare il comando nel tab Manage data ‘Warehouse – New Warehouse’; selezionare un modello (si consiglia di lasciare selezionato quello di default, il normal) premere il pulsante New ed infine scegliere dove e con che nome salvare la nuova bancadati.
Dichiarazione dei redditi di criptovaluta
L’Agenzia delle Entrate non ha fornito indicazioni chiare sul fatto che le perdite derivanti da truffe, hacking o smarrimento di chiavi private siano deducibili come perdite in conto capitale. Il report di tali incidenti alle autorità è essenziale. Rivolgetevi a un commercialista specializzato in criptovalute per determinare se queste perdite possono essere dichiarate come perdite in conto capitale.
Il trattamento fiscale delle ricompense da staking in Italia non è chiaro a causa della mancanza di norme specifiche. La Legge Finanziaria 2023 suggerisce che il reddito derivante dal possesso di asset crypto, che potrebbe includere le ricompense per lo staking, è tassato al 26% senza deduzioni. Pertanto, è probabile che i premi per lo staking siano tassati al 26% al momento del ricevimento e che anche le eventuali plusvalenze al momento della cessione siano tassate al 26%.
A questo giro non si scappa. Le criptovalute detenute al 31 dicembre 2022 devono essere dichiarate nel quadro RW del modello dei redditi. La Legge di Bilancio 2023 � chiara al riguardo e al comma 129 dell’articolo 1 prevede espressamente che tutte le cripto-attivit� siano inserite nella dichiarazione dei redditi. E non ci sono soglie di esenzione, come per esempio quella dei 15mila euro, che riguarda esclusivamente i depositi e i conti correnti esteri. �C’� chi, paragonando gli exchange a conti correnti esteri, ritiene che se le cripto-attivit� hanno una valorizzazione inferiore ai 15mila euro non debbano essere inserite in dichiarazione. Ma � un’interpretazione che non ha alcun fondamento legale e che non � mai stata avallata dall’Agenzia delle Entrate�, commenta Francesco Avella, partner dello Studio Avella e Associati, che ricorda come la mancata dichiarazione esponga il detentore di cripto-attivit� a una sanzione, per ogni anno di omissione, pari al 3% dell’importo che andava dichiarato. Importo che, secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, deve corrispondere al valore di mercato dei crypto-asset al 31 dicembre 2022, anche se tecnicamente l’importo da indicare sarebbe pi� propriamente quello del costo di acquisto.
L’Agenzia delle Entrate non ha fornito indicazioni chiare sul fatto che le perdite derivanti da truffe, hacking o smarrimento di chiavi private siano deducibili come perdite in conto capitale. Il report di tali incidenti alle autorità è essenziale. Rivolgetevi a un commercialista specializzato in criptovalute per determinare se queste perdite possono essere dichiarate come perdite in conto capitale.
Il trattamento fiscale delle ricompense da staking in Italia non è chiaro a causa della mancanza di norme specifiche. La Legge Finanziaria 2023 suggerisce che il reddito derivante dal possesso di asset crypto, che potrebbe includere le ricompense per lo staking, è tassato al 26% senza deduzioni. Pertanto, è probabile che i premi per lo staking siano tassati al 26% al momento del ricevimento e che anche le eventuali plusvalenze al momento della cessione siano tassate al 26%.
A questo giro non si scappa. Le criptovalute detenute al 31 dicembre 2022 devono essere dichiarate nel quadro RW del modello dei redditi. La Legge di Bilancio 2023 � chiara al riguardo e al comma 129 dell’articolo 1 prevede espressamente che tutte le cripto-attivit� siano inserite nella dichiarazione dei redditi. E non ci sono soglie di esenzione, come per esempio quella dei 15mila euro, che riguarda esclusivamente i depositi e i conti correnti esteri. �C’� chi, paragonando gli exchange a conti correnti esteri, ritiene che se le cripto-attivit� hanno una valorizzazione inferiore ai 15mila euro non debbano essere inserite in dichiarazione. Ma � un’interpretazione che non ha alcun fondamento legale e che non � mai stata avallata dall’Agenzia delle Entrate�, commenta Francesco Avella, partner dello Studio Avella e Associati, che ricorda come la mancata dichiarazione esponga il detentore di cripto-attivit� a una sanzione, per ogni anno di omissione, pari al 3% dell’importo che andava dichiarato. Importo che, secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, deve corrispondere al valore di mercato dei crypto-asset al 31 dicembre 2022, anche se tecnicamente l’importo da indicare sarebbe pi� propriamente quello del costo di acquisto.